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L'affido

L’impegno educativo e il sostegno genitoriale sono obiettivi comuni ai due percorsi e, in base alle esigenze dei singoli partecipanti, le serate possono snodarsi su un tema di sostegno più finalizzato verso la coppia affidataria o verso la coppia adottiva. Le esperienze hanno sovente dei tratti molto comuni. Si differenzia sicuramente il progetto di vita. Il primo propende a risanare delle relazioni per consentire al proprio figlio in affido di ricostruire con la propria famiglia biologica; il secondo si proietta su un progetto senza scadenze per creare un nucleo familiare stabile e sicuro. 

Le riunioni  previste per il secondo sabato di ogni mese vertono prevalentemente sul percorso adottivo  per la presenza di molte coppie impegnate in questo cammino ma non escludono la possibilità di affrontare il tema affidamento. Molte coppie adottive hanno nel loro progetto di arrivare prima o poi all’affido. La coppia, quindi, che intende impostare la serata su questo tema sarà sicuramente apprezzata. 

I referenti del gruppo sono da anni impegnati nel percorso di affidamento e sono disponibili a creare, su richiesta, serate di informazione, di conoscenza e di confronto

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Come si diventa affidatari

(dal sito di Casa dell'Affidamento)

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  • Tutti coloro che intendono avere informazioni e conoscenza sull'affido si possono rivolgere ai servizi sociali di zona o direttamente alla Casa dell'Affidamento telefonicamente (N.verde 800.254.444 - Fax 011.01133410 - E-mail  casa.affido@comune.torino.it) per un colloquio oppure un incontro a piccolo gruppo. Qui troveranno Assistenti sociali, talvolta affiancate da famiglie affidatarie, che:

    • risponderanno ai quesiti posti dagli interessati;

    • forniranno informazioni chiare sull'organizzazione e sul percorso proposto;

    • consegneranno il primo materiale illustrativo.

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  • Chi è interessato ad approfondire la propria disponibilità all'affidamento può partecipare ad un gruppo informativo, per due incontri di due ore ciascuno, che si terrà presso la Casa dell'Affidamento.
     

  • A seguito dei colloqui e/o degli incontri di gruppo di cui sopra le persone disponibili all'affido dovranno seguire un percorso di conoscenza individualizzato.
    Tale percorso, consistente, di norma, in 4 colloqui con un'Assistente sociale ed uno Psicologo, da un lato deve consentire una conoscenza di tutti i componenti della famiglia e dall'altro permettere agli aspiranti affidatari di comprendere la realtà dei nuclei familiari seguiti dai Servizi territoriali ed i loro bisogni.
    Questo percorso, da svolgersi entro quattro mesi dall'offerta di disponibilità, si conclude con un momento di "restituzione" da parte degli operatori che informano gli aspiranti affidatari circa l'esito dello stesso.
     

  • È possibile, intanto, partecipare a gruppi misti, composti da famiglie affidatarie e famiglie disponibili all'esperienza dell'affidamento, con l'obiettivo di permettere il confronto tra chi sta già vivendo un'esperienza e chi la sta immaginando e desiderando.
     

  • L'abbinamento e l'avvio dell'affido risulta particolarmente delicato in quanto è necessario conciliare i bisogni e condizioni del minore e della sua famiglia con la disponibilità e le risorse di accoglienza e sostegno degli affidatari. Pertanto i tempi che decorrono tra idoneità all'affido, proposta di abbinamento e sua realizzazione sono diversi e non prevedibili a priori in quanto dipendono da molteplici variabili che influiscono in questa complessa fase.


Legge "ALLONTANAMENTO ZERO"
 

Pubblichiamo il documento che il Comitato ZERO.ALLONTANAMENTO ZERO ha distribuito nel corso dell'assemblea dell'11.1.2023 nonché il testo dell'intervento fatto a nome dell'Anfaa (componente del Comitato) e le slides dell'intervento di Paola Ricchiardi a proposito delle false notizie in merito...

Alleghiamo in oltre parte la documentazione relativa a un recente intervento sull'inserimento scolastico dei minori fuori famiglia...

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Comitato Zero.jpg
Verso una progressiva disinformazione 11 gennaio 2023.jpg
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